Ultima modifica: 18 Novembre 2022

Consiglio Comunale dei Ragazzi (C.C.R.)

fascia-219x300 - CopiaConsiglio Comunale dei Ragazzi

REGOLAMENTO DEL C.C.R. (Pdf)


Che cosa sono i CCR
I Consigli Comunali dei Ragazzi sono momenti di educazione alla partecipazione per tutti i cittadini, e diventano occasione di intervento positivo in quanto le condizioni di vita dei bambini/ragazzi costituiscono gli indicatori ambientali primari della vita di tutta la comunità.
Per raggiungere tale scopo i ragazzi necessitano del sostegno di adulti maturi e responsabili, disposti all’ascolto e all’osservazione, ossia facilitatori: i primi adulti che si debbono impegnare in tal senso sono il sindaco e gli amministratori comunali ai quali si affianca la scuola, che adatta a tal fine la sua didattica.
Come evidenziato dai programmi ministeriali: “L’educazione civica, intesa come finalità essenziale della scuola, esige il responsabile impegno di tutti i docenti e la convergenza educativa di tutte le discipline e di ogni aspetto della vita scolastica… e richiede interventi coordinati per il raggiungimento degli obiettivi prefissati”.
I CCR nascono in Francia nel 1979, anno internazionale dell’infanzia, con l’obiettivo di costruire una struttura di partecipazione attraverso cui i giovani potessero essere in prima persona portavoce dei propri interessi e protagonisti della realizzazione dei loro progetti di cambiamento. In Italia i primi CCR sono nati con atti volontari dei sindaci che hanno raccolto l’invito di Unicef Italia ad attivarsi come difensori civici dei bambini. Nel 1995 è nata Democrazia in Erba, l’Associazione Nazionale dei CCR italiani, che alla fine del 1998, ne ha censiti circa 180.
Il CCR, attraverso tutte le fasi che precedono e accompagnano la sua vita, può contribuire a rendere i ragazzi adulti consapevoli dei diritti e delle responsabilità. In questo ambito possono essere affrontati molti temi, dal valore della partecipazione ad attività di collaborazione che offrano opportunità di scambio fra ragazzi e adulti (insegnanti, genitori, amministratori ecc..), all’uso degli spazi e delle attrezzature per creare opportunità di socializzazione.